Addio Abbanoa… l’acqua sgorga di nuovo per i sardi: nasce Abbamia!

Dopo oltre 40 anni di lunghe battaglie, prima come semplici gruppi di protesta legati a movimenti politici, poi come organizzazione a tutela del consumatore e dei diritti dei cittadini, l’Istituto Sardo Volontario per la difesa dell’Acqua ha potuto finalmente stappare qualche tappo di ottimo spumante isolano per la vittoria più bella, il saluto definitivo al monopolio di Abbanoa come gestore unico integrato in Sardegna. Anni di cattiva gestione e bollette sempre più care e immotivate saranno un brutto ricordo per tutti gli utenti sardi che hanno a cuore il futuro della propria acqua. Da oggi la gestione delle acque sarde e dei rispettivi compensi saranno unicamente gestiti dai singoli Comuni che utilizzeranno come metodo di gestione e pagamento il ben oleato sistema “Sassu-Water”. Sistema economico per i territori inventato dall’Ingegnerie sardo Massimo Sassu nel 2042 che viene regolarmente utilizzato già da tre anni in gran parte del nord della Francia e in tutti i paesi scandinavi e da pochi mesi anche nella vicina Corsica con ottimi risultati e consensi. Gli utenti virtuosi che non supereranno la soglia di consumo di acqua mensile stabiliti dai criteri di legge europei emanati in seguito ai grandi problemi di siccità avvenuti negli ultimi decenni saranno rimborsati del 50% della loro effettiva spesa. Garanti del perfetto funzionamento dei nuovi contatori elettronici installati nelle case saranno i sardi stessi che invieranno periodicamente al sistema centrale telematico la lettura del proprio contatore. A fine anno, l’accertamento del perfetto funzionamento del proprio sistema di conteggio di consumo farà risparmiare un ulteriore 10 percento sulla bolletta. L’autocontrollo e la nuova cultura del rispetto che si crea in questo mini processo economico fa si che il risparmio enorme negli sprechi e nella cattiva gestione si trasforma in capitale da reinvestire per il fabbisogno delle famiglie e delle attività lavorative. I comuni che invece dovranno accollarsi le spese di gestione dei sistemi di filtraggio e connessione con le grandi reti idriche riceveranno dei premi da ridistribuire alla popolazione sotto forma di incentivi scolastici per gli spostamenti verso le grandi città universitarie o sgravi fiscali per le piccole-medio imprese. Il sistema “Sassu-Water” concorre quest’anno anche per il premio Nobel per le tecnologie che stanno cambiando il mondo. Dopo l’importante successo della giovane scrittrice sarda Marika Cubeddu che a 120 anni dal premio nobel del 1926 consegnato alla Nuorese Grazia Deledda, ha ottenuto l’ambito premio per il suo romanzo storico-ambientale “Terre dimenticate” ci si aspetta un nuovo successo dei giovani sardi che in questi anni, dopo la grande rivoluzione Universitaria del 2041 ha iniziato a sfornare grandi menti per una grande isola.

(1927)

Concluso l’intervento di bonifica e riqualificazione ambientale del poligono di Capo Frasca

Dopo quindici anni di lunghi lavori che hanno visto impegnati quasi 2500 operai dai tecnici specializzati ai semplici operai i 14 kmq di terra della spledida costa di Capo Frasca viene restituita in tutta la sua bellezza ai territori competenti. L’opera di riqualificazione ambientale è stata più complessa del previsto a causa dell’utilizzo intensivo dei terreni durante le esercitazioni militari e la non facile opera di smaltimento dei quindici radar utilizzati nelle simulazioni militari dai reparti aerei che partivano a suo tempo dall’Aeroporto Mlilitare di Decimomannu dismesso sei anni fa. Anche se il tempo più lungo della bonifica è stato sottratto dal difficile intervento di messa in sicurezza degli ordigni inesplosi presenti in mare e in terra; oltre 13000 ordigni tra bombe e oggetti bellici vari. In attesa della conclusione dei lavori di bonifica L’Ente Territoriale per lo Sviluppo delle Aree Dismesse ha già avviato da quasi tre anni un progetto parallelo di studio sull’utilizzo delle nuove aeree. Come da principi regolatori in riferimento alle nuove leggi Europee di partecipazione ai progetti pubblici sono stati messi al vaglio tre progettualitá scaturite dall’incontro dei partecipanti alla commissione selezionata all’interno dell’ETSAD e le tre idee-progetto che saranno inviate all’Ente nei prossimi mesi da parte di privati e gruppi di studi pubblici. Elenchiamo di seguito i progetti di massima dell tre proposte dell’ETSAD:

1- Creazione Museo della Memoria: si intende costruire una struttura architettonica all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente circostante dove all’interno dei percorsi multimediali multi sensoriali possano guidare i visitatori ad una esperienza di approfondimento sulle problematiche create negli anni dalle basi militari che hanno occupato la Sardegna in passato.

2- Struttura ricettiva turistica cinque stelle con annesso piccolo porticciolo turistico che possa ospitare sino a 250 piccole-medie imbarcazioni.

3- Utilizzo dell’area per il ripopolamento di flora e fauna tipica del mediterraneo in via d’estinzione in collaborazione con il Centro Universitario di Studi Ambientali di Oristano con sede in loco per 25 studenti.

Le idee progettuali da parte di privati o studi associati su idee alternative a queste sopra elencate possono essere inviate all’Ente preposto sino al 25 settembre prossimo.

(2869)

GiroSardegna: concluse le piste ciclabili lungo tutta l’isola

Con il collegamento alla rete ciclabile dell’ultimo tratto Stintino-Argentiera, può ritenersi ultimata la prima fase di attuazione del progetto nato tre anni fa denominato “GiroSardegna”. Dal primo settembre saranno fruibili tutti i sentieri ciclabili che costeggiano l’intero perimetro dell’isola. Lungo le piste saranno inoltre sistemate le 120 strutture in legno che ospiteranno le guide territoriali che hanno concluso lo stage formativo in Irlanda per la padronanza della lingua inglese e i chioschi di bevande e ristorazione. La seconda fase che prenderà forma a partire dal 2049 vedrà la costruzione delle bretelle che uniranno le coste con la parte interna della Sardegna, mentre per la fase finale del progetto che si concluderà fra tre anni sono già disponibili i fondi europei per l’ampliamento dei porti che ospiteranno le mini-imbarcazioni acquistate dall’Ente per il Turismo che collegheranno la Sardegna con la Spagna e l’Italia in meno di 4 ore adibite al solo trasporto di persone e biciclette, imbarcazioni che salperanno a brevissimo dai cantieri navali di Arbatax “Nina2038”. Dopo l’ottima risposta di presenze della passata stagione (sono state stimate oltre 2 milioni e mezzo di biciclette lunghe le piste ciclabili già attive) si preannunciano grandi numeri in termini turistici. Suggestive e di grande apprezzamento è stato il riscontro da parte dei bikers nel passaggio all’interno della città di Cagliari e alla sosta nella zona archeologica di Tuvixeddu con oltre 800.000 visite. L’intera cartina della pista ciclabile “GiroSardegna” è consultabile sul sito dell’Ente per il Turismo e distribuita gratuitamente in versione digitale per essere consultata sui dispositivi mobile.

(2198)

Ricollocata l’originale Chiesa di Zuri in fondo al Lago Omodeo

Il rilancio del turismo attorno al grande bacino artificiale del Lago Omodeo riparte dall’ingegnosa idea del Sindaco di Zuri, del neonato Comune del centro Sardegna (un tempo frazione della vicina Ghilarza). Sarà ricollocata nella sua originale posizione la bellissima chiesa di Zuri con una grande opera di anastilosi digitale. Il monumento sarà visibile attraverso gli ampi specchi pressurizzati dei due batiscafi sponsorizzati dal Consorzio Turistico dei Laghi in Sardegna e finanziati con fondi europei per le ex-regioni di tipo 2. Le partenze per le visite sotto il lago (che ha subito in questi ultimi dieci anni un forte intervento di pulizia delle acque per rendere più nitide anche queste visite) avverrano dal porticciolo turistico in territorio del comune di Sorradile. All’interno dei batiscafi, realizzati nei cantieri di Arbatax della azienda sarda “Nina 2038” che l’anno scorso ha realizzato il megapanfilo di oltre 180 metri per il magnate cinese possessore della Costa Smeralda, saranno ospitate 130 persone comodamente sedute in poltrone con tutti i confort che potranno spostarsi all’interno del batiscafo anche nei due bar realizzati appositamente dal marchio Zedda Piras. Oltre che alla vista alla chiesa saranno ammirabili le architetture del vecchio paese abbandonato nel 1923 e nelle vicinanze anche i resti archeologici di alcuni nuraghi sommersi. Insieme ai tre campi da golf lungo le coste del Lago Omodeo ed alle sei strutture ricettive alberghiere i Sindaci della zona auspicano un ulteriore incremento delle visite turistiche per i prossimi anni.

(1756)

La Foca Monaca è tornata finalmente in Sardegna

A quasi cent’anni dalla sua ufficiale scomparsa dalle coste della Sardegna, si ripopolano le grotte del Bue Marino presso Cala Gonone dei simpatici mammiferi acquatici. A dieci anni esatti dalla costituzione del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e dopo diversi attenti e minuziosi tentativi di reintegrazione, oggi il veloce musetto della Foca Monaca ha ripreso possesso delle famose grotte a loro intitolate. Grosso ė stato l’investimento da parte del Ente-territoriale-Ogliastra-Mare sull’ampiamento del vicino Parco Acquatico di Cala Luna con due nuovi giochi di scivoli di oltre 120metri per compensare della perdita in termini di presenze turistiche subite in seguito alla chiusura delle grotte ai turisti. Ma volete mettere la soddisfazione di vedere sfilare nel tubo sottomarino le amate Foche mentre nuotiamo liberi e felici nella piscina del Cala Luna Water Centre. Ricordo per i meno attenti che il tubo trasparente riporta gli amati baffettini di questi simpatici mammiferi nella loro grotta naturale dopo sei chilometri di tubi sotterranei costruiti dalla nota azienda Francese “Eau-Enterprise” che due anni fa ha inaugurato il più grande parco acquatico del mondo nell’Isola di Pasqua nell’Oceano Pacifico.

(1939)