Dalla prossima estate una settimana di ferie gratuita per tutti i lavoratori residenti in Sardegna

Partirà la prossima stagione estiva il progetto “In ferie per lavorare meglio” promosso dall’Università di sociologia del Lavoro di Cagliari in collaborazione con la titolata controparte tedesca dell’Universita di Berlino. Un progetto ambizioso e ricco di aspettative che coinvolgerà tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e gran parte dei lavoratori autonomi di piccole e medie imprese isolane. Partendo dal principio studiato nei paesi nordici nei primi anni del secolo dove si notava che, in presenza di ferie forzate e non programmate o mal integrate con i flussi di lavoro della domanda e dell’offerta, la produttività e qualità del lavoro venivano meno, al contrario di chi invece usufruiva di ferie non solo dovute ma anche esenti da spese. Aggiungendo a questi studi la distribuzione e compilazione di un questionario a 500mila residenti in Sardegna e oltre un milione di turisti nelle ultime due stagioni estive per valutare nuove considerazioni da prendere in esame. Si è arrivati così ad avere un rapporto completo e preciso di informazioni che hanno permesso la realizzazione di un progetto sperimentale che andrà a coinvolgere spese per sostenere queste ferie gratuite così suddivise: per il 40% investimenti di aziende private (che avranno spazi di vendita e promozione vantaggiose nei luoghi turistici convenzionati); 35% investimenti degli stessi operatori turistici che avranno un ritorno di immagine superiore a qualsiasi altro sistema di marketing e il 25% di fondi Europei per lo Sviluppo delle ex-Regioni in fase2. La finalità del progetto prevede la possibilità di poter offrire a tutti i lavori dipendenti e non una settimana di ferie nel periodo di Giugno o Settembe completamente gratuita da scegliere tra svariate località sarde convenzionate con il progetto. Di seguito alcuni punti fermi del rapporto che ne è emerso, scaricabile nella sua versione completa sul sito dell’Università di Cagliari.
Riscontri oggettivi dopo test effettuati negli ultimi sette anni su 500 dipendenti (tra pubblico e privato) e oltre 200 lavoratori autonomi:
1 – Aumento produttività sul posto di lavoro;
2 – Maggior numero di sportelli e servizi aperti al pubblico nel periodo estivo;
3 – Aumento degli incassi da parte da parte dei produttori di beni o servizi;

4 – Maggior attenzione e freschezza mentale nel posto di lavoro e conseguente riduzione di interventi sanitari dovuti a incidenti sul lavoro;
5 – Riduzione del 50% di assunzione di farmaci ansiolitici e antidepressivi;
6 – Maggiore cordialità negli sportelli pubblici;
7 – Maggiore accettazione di flessibilità sugli orari nel comparto privato;
8 – Aperture domenicali aumentate sino al 85% dei casi;
9 – Riduzione die tempi di attesa negli uffici.

Motivazione e pareggio di bilancio del progetto
1 – I fondi Europei saranno restituiti in 10 anni grazie al risparmio che viene a crearsi sulla spesa minore sostenuta per la sanità pubblica e la maggiore produttività nei vari comparti;
2 – L’aumento del reddito medio dei lavoratori autonomi permette nuove assunzioni;
3 – Il concetto del ricevere delle ferie senza costi nei luoghi convenzionati comporta una nuova forma di rispetto e tutela del sistema lavoro nei confronti delle Istituzioni.

In conclusione: “dalla prossima estate la cultura delle ferie estive necessarie a cavallo dei mesi più appetibili sarà presto soppiantata da una idea..:” cosi recita il rapporto del progetto, “…da una idea di ferie selezionate e integrate affinchè tutti i servizi e le domande possano collimare in una offerta equa e apprezzabile per tutti, che uno sia turista, lavoratore o impresa…”

Il prossimo 9 Settembre all’interno del programma del “XIV incontro dei popoli del Mediterraneo” verrà presentato il progetto per esteso alla presenza degli oltre 500 sponsor aziendali che hanno aderito all’iniziativa e ai 1200 operatori turistici convenzionati che ospiteranno i nuovi felici lavoratori.

(1971)