Riaprono le scuole… obbligatorie da quest’anno le “Ore di campagna”

Le rivoluzioni, nei loro momenti di attivismo, molto spesso hanno breve durata ma, nonostante le vittorie, gli effetti che dovrebbero portare di solito si perdono nel tempo… questo si può dire che è capitato anche per la tanto attesa rivoluzione nelle scuole sarde. Dall’introduzione delle ore dello studio della lingua sarda con le sue splendide varianti linguistiche territoriali come materia obbligatoria fin dalla scuola dell’infanzia avvenuta quasi 25 anni fa, sino ai più recenti corsi di studio di specializzazione Universitari dello studio delle materie del Mediteranneo con indirizzo specifico sulla Storia della Sardegna questo settembre sarà finalmente attuata la Grande Riforma Scolastica Sarda.
Si parte così con l’introduzione obbligatoria nelle mense dell’utilizzo di soli produzioni tipiche sarde sino all’uso sistematico negli istituti Superiori dei tablet al posto dei libri, passando per gli stage formativi retribuiti per gli studenti Universitari più meritevoli all’interno di aziende specializzate.
E’ cosi gli alunni delle scuole elementari tre ore alla settimana inizieranno a padroneggiare con la nuova materia scolastica dal suggestivo nome “Ore di Campagna” dove impareranno a coltivare la terra e produrre gli stessi cibi che poi andranno a mangiare nelle loro mense: apicoltura, raccolta dell’uva, nozioni base di potatura, gestione di un allevamento, saranno insegnate obbligatoriamente da metà settembre in tutte le scuola elementari dopo i felici esperimenti di questi due ultimi anni.

Sara, studentessa delle Scuole Medie di Armungia: “Il fine settimana aiuto mio nonno in campagna e il lunedì pomeriggio portiamo insieme al mercato zonale i frutti del nostro raccolto” racconta con il sorriso tra le labbra… “Il ricavato mio nonno lo divide con me e questa estate sono potuta andare a fare le vacanze in Corsica con due mie amiche”.

Oltre 400 braccia strappate alla campagna si sono così dovute formare come insegnati per questa nuova disciplina grazie ai finanziamenti europei sugli sviluppi locali arrivati in Sardegna grazie ai parametri raggiunti negli ultimi 5 anni.

Antonello, allevatore di pecore selezionate a Santu Lussurgiu: “Ho approfittato dell’occasione di partecipare al bando Europeo sullo Sviluppo Scolastico Locale per dare un senso a tutti gli anni passati in campagna sin da quando ero bambino, quando alle prime luci dell’alba mi siedevo sul fianco di un albero e sfogliavo i classici della letteratura sarda osservando pascolare le mie greggi” racconta il giovane pastore montiferrino… “Insegnare ai ragazzi quello che ho imparato da mio padre mi riempie di orgoglio e permette di dare continuità ad un settore che nonostante le grandi battaglie degli anni 20 è sempre un lavoro pieno di insidie e incognite”.

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