Dal prossimo Settembre anche il mare sarà low-cost grazie alla nuova Flotta di Bandiera Sarda “Sandalia”. Con le prime assunzioni degli equipaggi formati nei due Istituti navali sardi di Alghero e di Pula, scuole fondate nel 2040 per affiancare lo sviluppo del progetto “Sandalia”, partono i primi viaggi inaugurali. Le due navi da crociera interamente progettate e costruite nei cantieri navali di Arbatax sono dei veri gioielli di tecnologia e stile Made in Sardegna. Gran parte dei rivestimenti isolanti derivati dalla lavorazione del sughero sono stati realizzati nelle Aziende di Calangianus e Alà dei Sardi che hanno portato in alto il nome delle produzioni isolane dopo aver rivestito completamente l’ultimo New-Shuttle2 Indiano che ha effettuato il volo di avvicinamento verso Marte lo scorso anno. Fino al 31 Dicembre il costo dei biglietti per i residenti in Sardegna è assolutamente gratuito mentre per chi vorrá venire a visitare la nostra isola il costo del biglietto sará quello simbolico di un cappuccino al bar. Grazie al fondo Europeo di sostegno alle ex-Regioni che si trovano nella loro fase 2 verso l’autodeterminazione, per tre mesi sarà possibile visitare l’isola e godersi magari dei piacevoli fine settimana autunnali nelle località meno conosciute dell’entroterra. Sono previsti altre 600 assunzioni nei prossimi mesi per completare il personale destinato a bordo delle altre due navi che salperanno per la prossima stagione turistica. Le iscrizioni ai due Istituti Navali quest’anno hanno fatto registrare un aumento del 70%. Oltre la metà degli iscritti fanno già parte di diversi equipaggi internazionali per lo stage formativo di due anni obbligatorio prima del rilascio del Diploma Navale.
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Nel 2048 (molto prima direi) i viaggi low cost, per aria e per mare, saranno solo un ricordo.
Le compagnie aeree low cost sono un bluff. Figlie della fantafinanza e del debito infinito, iniziano a mostrare tutti i loro limiti. Fallimenti uno dietro l’altro e conti in profondo rosso. O qualcuno crede veramente che sia possibile far svolazzare milioni di persone a migliaia di km di distanza con poche decine di euro e avere pure i conti in attivo!?!?
I costi per i trasporti saranno sempre più alti, il turismo di massa finirà molto prima e per quella data, con un tasso di fecondità di 1,2 figli per donna, la Sardegna sarà o una landa desolata o in alternativa una colonia di stranieri.
Ci sarà bisogno di ben poche navi e salirci costerà molto caro. La cantieristica navale italiana (fra le più sviluppate al mondo tral’altro) è in profonda crisi. Nei prossimi decenni assisteremmo ad accorpamenti di cantieri con una storia ormai secolare. Storia che non ha mai neppure sfiorato la Sardegna dove un’industria cantieristica neppure esiste.
Una o due tratte giornaliere dai tre porti principali della Sardegna verso la penisola basteranno e avanzeranno che sia inverno o estate……il turismo come lo intendiamo oggi non esisterà più!!
Sarebbe bello fare una esperienza lavorativa in quelle navi