Concluso l’intervento di bonifica e riqualificazione ambientale del poligono di Capo Frasca

Dopo quindici anni di lunghi lavori che hanno visto impegnati quasi 2500 operai dai tecnici specializzati ai semplici operai i 14 kmq di terra della spledida costa di Capo Frasca viene restituita in tutta la sua bellezza ai territori competenti. L’opera di riqualificazione ambientale è stata più complessa del previsto a causa dell’utilizzo intensivo dei terreni durante le esercitazioni militari e la non facile opera di smaltimento dei quindici radar utilizzati nelle simulazioni militari dai reparti aerei che partivano a suo tempo dall’Aeroporto Mlilitare di Decimomannu dismesso sei anni fa. Anche se il tempo più lungo della bonifica è stato sottratto dal difficile intervento di messa in sicurezza degli ordigni inesplosi presenti in mare e in terra; oltre 13000 ordigni tra bombe e oggetti bellici vari. In attesa della conclusione dei lavori di bonifica L’Ente Territoriale per lo Sviluppo delle Aree Dismesse ha già avviato da quasi tre anni un progetto parallelo di studio sull’utilizzo delle nuove aeree. Come da principi regolatori in riferimento alle nuove leggi Europee di partecipazione ai progetti pubblici sono stati messi al vaglio tre progettualitá scaturite dall’incontro dei partecipanti alla commissione selezionata all’interno dell’ETSAD e le tre idee-progetto che saranno inviate all’Ente nei prossimi mesi da parte di privati e gruppi di studi pubblici. Elenchiamo di seguito i progetti di massima dell tre proposte dell’ETSAD:

1- Creazione Museo della Memoria: si intende costruire una struttura architettonica all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente circostante dove all’interno dei percorsi multimediali multi sensoriali possano guidare i visitatori ad una esperienza di approfondimento sulle problematiche create negli anni dalle basi militari che hanno occupato la Sardegna in passato.

2- Struttura ricettiva turistica cinque stelle con annesso piccolo porticciolo turistico che possa ospitare sino a 250 piccole-medie imbarcazioni.

3- Utilizzo dell’area per il ripopolamento di flora e fauna tipica del mediterraneo in via d’estinzione in collaborazione con il Centro Universitario di Studi Ambientali di Oristano con sede in loco per 25 studenti.

Le idee progettuali da parte di privati o studi associati su idee alternative a queste sopra elencate possono essere inviate all’Ente preposto sino al 25 settembre prossimo.

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